L'immobiliare di lusso non conosce crisi
A partire dal 2020, nonostante la pandemia, il conseguente rallentamento dell’economia, il conflitto russo-ucraino, culminato poi con le crisi energetiche e inflazionistiche, il mercato residenziale di pregio sta registrando una continua crescita. Questo perché i super ricchi sono tutt’altro che in declino, anzi, il loro numero è in aumento. Secondo il report di Capgemini, World Wealth Report 2022, gli High Net Worth Individuals (o HNWI), ovvero coloro che hanno un patrimonio netto pari o superiore a 1 milione di dollari (esclusi residenza primaria, beni da collezione, beni di consumo e beni durevoli) sono in aumento. Infatti, dal 2020 al 2021 il loro numero è cresciuto del +7,8% e sono arrivati a detenere l’8% della ricchezza globale, per un totale di circa 86 trilioni di dollari. I paesi che tra il 2020 e il 2021 hanno visto maggiormente crescere i patrimoni degli HNWI sono distribuiti nel Nord America (+13,8%), in Europa (+7,5%) e nel Medio Oriente (+6,3%). Nello stesso periodo, in Italia, questa popolazione è cresciuta del +7%, arrivando a comprendere circa 322.000 persone.
Nel 2022, il rialzo dei tassi da parte delle Banche Centrali (USA e EU) ha spinto gli HNWI ad ampliare la quota in investimenti alternativi e nell’asset immobiliare, allocando mediamente ogni anno circa il 15% del loro patrimonio nel real estate. Sebbene questa percentuale non abbia subito variazioni, l’aumento del numero degli HNWI ha fatto sì che il numero di compravendite residenziali relative a immobili di valore uguale o superiore al milione di euro sia aumentata, anche in Italia.